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iPhone 4S, lo smartphone più veloce grazie al processore A5

Anche se Apple non ha specificato alcuni dettagli del processore A5 è certo che il telefono più veloce in circolazione è l’iPhone 4S.

Il chip presente sul nuovo smartphone Apple è lo stesso dell’iPad 2, con una frequenza di clock intorno ad 1 GHz e 512 MB di RAM.
I test sul dispositivo hanno rivelato che il processore, oltre ad aumentare le prestazioni del telefono, migliora anche la durata della batteria.

La velocità di elaborazione è evidente durante la navigazione nel web; i test effettuati mostrano che il punteggio ottenuto dal nuovo iPhone superano del 74 % i vecchi modelli e di circa il 50 % dispositivi come Motorola Atrix 4G.

Uno dei principali punti di forza dell’iPhone 4S riguarda sicuramente le capacità di elaborazione grafica.
Grazie alla potenza del chip gli sviluppatori di terze parti stanno già progettando funzionalità multiplayer; il processore permetterà di supportare il gioco tra più dispositivi iOS compatibili connessi alla stessa piattaforma.

Apple ha sottolineato che Siri, l’assistente personale con controllo vocale, è stato sviluppato per lavorare proprio con il chip A5, sufficientemente potente e veloce da poter offrire all’utente un controllo efficiente del proprio dispositivo.
Grazie a Siri sarà possibile effettuare chiamate, rispondere ad un’email e quant’altro comunicando verbalmente con il proprio iPhone.

Tra le promesse del nuovo processore c’è inoltre il miglioramento della capacità di scattare fotogarfia. Grazie alla velocità della CPU l’iPhone 4S possiede un ritardo di scatto pari a zero.
Inoltre il sistema riesce a bilanciare automaticamente l’esposizione, offrendo una qualità dell\'immagine migliore.

Grazie al chip A5 e allo giroscopio, l’iPhone 4S è il primo iPhone con stabilizzazione delle immagini durante le riprese video a 1080p. Il dispositivo aggiorna in tempo reale la stabilizzazione durante la registrazione, riducendo il tremore durante le riprese.

Insomma, nonostante la delusione per il mancato arrivo di un iPhone 5, anche l’iPhone 4S non sembra deludere le aspettative.

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iPad 2, perché sì e perché no.

Ora che finalmente tutti possono acquistare un iPad 2 senza dover affrontare file interminabili, sarà bene sapere qualcosa in più sulla tanto chiacchierata tavoletta Apple.

Anche se più sottile, leggera e veloce , la nuova versione non si allontana molto dalla precedente.
L’interfaccia è rimasta la stessa quindi, se avete già avuto tra le mani un dispositivo iOS, non avrete nessun problema: piccole icone sul display e pulsante Home che vi permette di tornare alla schermata iniziale.

Rispetto alla concorrenza di Android, il dispositivo Apple risulta più semplice ma meno flessibile.

Ad esempio, riguardo la personalizzazione, se con un’altra tavoletta potete riempire la schermata iniziale di scorciatoie e widget, sull’iPad potete solo ordinare le icone e cambiare lo sfondo.

Anche sotto altri aspetti la semplicità limita parecchio l’elasticità del sistema.
Finchè si lavora in maniera standard tutto funziona alla perfezione ma se si vuole uscire leggermente dagli schemi tutto diventa più frustrante.
Il copia ed incolla, in alcuni contesti, risulta più complicato rispetto ad altri dispositivi o ad un computer.
Nel copiare un testo da un calendario ad un’email, il continuo scambio tra le finestre delle varie applicazione potrebbe farvi perdere la pazienza.

Le limitazioni della tavoletta si notano soprattutto quando dovete creare dei file con Pages, Numbers o Keynote (l’equivalente di Word, Excel e PowerPoint).
Il problema sorge quando dovete realizzare documenti complessi: in quel momento si sente la mancanza di mouse e tastiera.

E’ dura anche stampare se non avete a disposizione una stampante AirPlay o un’applicazione per la stampa; mettetelo in conto se avete intenzione di acquistare un’iPad 2.

Good & Bad
Good & Bad

Riguardo le novità, il nuovo modello di iPad possiede una doppia fotocamera, una frontale da circa 1 megapixel ed una posteriore da 3 megapixel.

Grazie alla fotocamera frontale il dispositivo può essere utilizzato per videochiamate con FaceTime, che offre una qualità video maggiore rispetto a programmi come Skype.

E’ possibile girare video (fino a 720p con la fotocamera posteriore) e modificarli con iMovie, ottimizzato per lavorare con il touchscreen.
Per l’importazione di un video da qualche altra fonte il lavoro diventa un po’ più complicato.

Se avete a disposizione un’Apple TV potete utilizzare AirPlay per visualizzare i contenuti del vostro iPad sulla tv.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche, la nuova tavoletta monta un processore dual core Apple A5 da 1GHz, con GPU dedicata.
Grazie alla nuova CPU la velocità è aumentata di circa due volte rispetto al vecchio iPad 1.

Alcuni test riferiscono, però, che la velocità, dipendendo molto dal sistema operativo, risulta solo leggermente superiore al primo modello.
I due modelli supportano entrambi iOS 4.3 e, proprio per questo, hanno grosso modo la stessa velocità di elaborazione.

Indubbiamente le prestazioni grafiche contraddistinguono il nuovo nato in casa Apple.

Pur essendo più leggero e potente, la batteria ha la stessa durata: 10 ore di utilizzo e 30 giorni in standby.

Nel caso abbiate già un iPad 1 e vogliate aggiornarvi o se siete ancora indecisi sulla versione da acquistare pensateci un po’ su.
Fondamentalmente il design e le prestazioni non si discostano poi molto dal modello precedente: lo schermo è rimasto lo stesso (9.7 pollici, con risoluzione 1.024×768 pixel) e se l’iPad 2 è più veloce nella grafica, l’iPad 1 sembra esserlo nell’avvio delle applicazioni e nella navigazione nel Web.

Se siete convinti di volerlo comprare vi consigliamo di sceglierlo nero.
Differentemente dall’iPhone 3G, che di bianco aveva solo la parte posteriore, sul nuovo iPad il colore chiaro della cornice distoglie un po’ l’attenzione dal contenuto dello schermo.

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Trasferimenti a 10 GB/s per iPad 2 e iMac grazie a Light Peak.

prototipo Light Peak
prototipo Light Peak
Molti attendono che l’Apple rilasci a breve Light Peak, la nuova tecnologia di connessione ad alta velocità, nata dalla collaborazione con Intel.

Il nuovo connettore potrebbe far parte dei modelli aggiornati di MacBook Pro, attesi per il 24 di questo mese, o potrebbe essere rilasciato in qualche altra occasione, purtroppo ancora non dichiarata ufficialmente.

Light Peak permette di traferire i dati ad una velocità impressionante, 10 GB al secondo, sfruttando le proprietà della fibra ottica.
Pensate solo che un’USB 3.0 ha una velocità di trasferimento pari a 4,8 GB/s.

La tecnologia Intel, oltre ad essere inserita su alcune linee di computer Mac, potrebbe essere addirittura adottata per il nuovo modello di iPad 2, la cui uscita è prevista per la metà del 2011.

Questa potrebbe essere una delle tante spiegazioni alla “misteriosa” porta che appare su alcuni prototipi e su alcuni disegni del case del dispositivo.

Il nuovo connettore potrebbe apparire nel mondo Apple con un nome diverso, sul quale ancora non è stata fatta alcuna speculazione.